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Mimosa


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La mimosa è una pianta appartenente alla famiglia delle Mimosacea, che è stata importata in Europa all’inizio del XIX secolo: originaria dell’Australia, nel Vecchio Continente ha trovato il clima ideale per crescere e svilupparsi. Dato il suo bel portamento e le sue meravigliose caratteristiche ha avuto, nel corso del XIX, facile sviluppo come pianta ornamentale in tutto il continente europeo. In italia cresce spontanea in Toscana, nella Riviera Ligure, lungo le coste dei laghi lombardo-veneti e in quasi tutto il Meridione. Ama, quindi, il clima temperato. Essendo una pianta molto delicata teme gli inverni rigidi. Se esposta per lungo tempo a temperature sotto lo zero la pianta potrebbe facilmente morire. Inoltre, predilige terreni con buon drenaggio, freschi e moderatamente acidi, necessari per avere una rigogliosa fioritura.

I suoi rami sbocciano alla fine dell’inverno e con il loro colore giallo paglierino smorzano all’istante il grigiore della fredda stagione per portare l’allegria della primavera in arrivo.

In Italia, il rametto di mimosa fu associato all’8 marzo a partire dal 1946, quando per iniziativa della parlamentare comunista Teresa Mattei, venne offerto alle donne per la Giornata Internazionale. Un fiore economico che tutte le operaie potevano ricevere in dono e che fiorisce proprio in occasione di questa ricorrenza. I fiori della mimosa hanno un significato ben preciso: forza e femminilità. Non è quindi un caso che siano stati eletti simbolo della Festa della Donna. La capacità di fiorire anche in terreni difficili viene associata alla storia femminile e quindi alla resilienza delle donne, capaci di rialzarsi dopo ogni difficoltà. Simboleggia anche le lotte per i diritti e quelle che ancora restano da fare per arrivare alla parità di genere.

La Mimosa esprime inoltre innocenza, libertà, autonomia, pudore e sensibilità. In Inghilterra, nello scorso secolo, le ragazze meno avvenenti erano solite infilare un fiore di Mimosa nell’occhiello della giacca, della camicetta o fra i capelli per esibire la loro ideologia. Presso gli Indiani d’America, come già accennato, assumeva un significato diverso. In base a un’antica usanza, un rametto d’Acacia veniva donato da ogni giovane alla ragazza che gli aveva fatto palpitare il cuore. Questo perché, l’aspetto delicato di questo fiore nasconde forza e vitalità. Motivo, questo, per il quale la Mimosa è diventata, presso questi popoli, simbolo di forza e femminilità. Nel linguaggio dei fiori, la mimosa evoca amorisegreti. Chi offre in dono questo fiore afferma: “Nessuno sa che ti amo, ma ti amo”. La mimosa, però, esprime anche sicurezza, onestà, innocenza, libertà, autonomia, pudore, sensibilità, incoraggiamento…E poi, la mimosa è anche il simbolodell’oroe del sole, la raffigurazione della vita che trionfa e della vittoria sulle forze del male.

La mimosa è un fiore, ma dal mondo vegetale ha percorso parecchia strada.

Mimosa, infatti, è anche il nome di un gruppo di stelle lontane dalla terra 385 anni luce. Per vedere la sua costellazione, la CrocedelSud, bisogna andare nell’emisfero australe.

Dal cosmo al bicchiere, il giallo della mimosa ha ispirato l’omonimo cocktail: un classico fizz metà succo d’arancia filtrato e metà champagne. Attenzione: meglio preparalo un po’ in anticipo e tenerlo ben in fresco prima di servirlo.

Sempre dal fiore prende nome la tortamimosa che, dopo essere finita nel dimenticatoio per qualche decennio, sta tornando di moda. D’aspetto, sembra davvero ricoperta dei pallini gialli della pianta: in realtà, si tratta di uno strato di piccoli ritagli di pan di spagna che nascondono un cuore morbido di crema pasticcera e panna montata.